martedì 12 luglio 2022

10/07/2022 Primo trekking impegnativo per Zeus

 Amo andare in montagna perché casa e lavoro mi stanno stretti.

 In montagna il sentiero è l'unica via da percorrere, il fiato non si spreca in parole inutili ma bisogna conservarlo e per arrivare in cima basta mettere un passo dietro l'altro.

 Vado in montagna perché cieli e panorami si fondono e confondono in forme e colori sempre nuovi.

 Forse è per questo che in quota telefonini e internet funzionano a singhiozzo, è la natura che ti dice: "Lascia il lavoro a valle, stai con gli amici e con chi ami, stai con gli animali, stai con te stesso.

 Non ti serve nient'altro.

Oggi però è una giornata importante, la prima vera camminata impegnativa con il mio compagno, con il mio unico e vero amico che potessi desiderare.


 

Abbiamo fatto diverse uscite ma brevi nei mesi scorsi, ma vista la sua ancora giovane età mi era stato consigliato di non esagerare, ma dal nono mese si poteva iniziare a provare anche qualcosa di impegnativo.

Ho scelto come itinerario il sentiero 211 del parco nazionale Foreste Casentinesi, Monte Feltrona  - Campigna.

 


Ovviamente viaggiamo liberi, come nomadi, con la nostra Gold car allestita di tutto quello che serve.

Come base dove accamparci, abbiamo scelto un area vicino al rifugio Molino delle Cortine.




 

Siamo arriva il sabato verso sera, e prima di cena Zeus a fatto amicizia con una giovane pitbull, dopo la classica sparata di 5 minuti poi si sono tutti e due calmati e sono stati impeccabili  a tavola per cena.




 

Dopo una notte di dormiveglia all'interno del nostro mezzo, dormiveglia perche abbiamo avuto la visita di qualche daino che si era venuto a dissetare nel ruscello vicino a dove eravamo accampati e Zeus non si teneva.

Domenica mattina sveglia all alba, per la colazione, vestizione e partenza.


 

I segnavia del Cai danno circa 2h30m di ascesa per la cima.

Si parte, inutile dire che i panorami e sopra tutto i luoghi, con le sue faggete sono mozzafiato, tratti all'ombra, tratti di roccia un po esposti, sorgenti, qualche rudere di case abitate tanti anni fa, ancora mi chiedo come facessero a vivere persi nei boschi.

 

E tutto un saliscendi, Zeus è impeccabile, con il guinzaglio di 5 metri non ha mai tirato, l avrei voluto lasciare libero, ma e una zona frequentata da troppi animali, molte tracce, non mi sono fidato di lascialo libero di andare anche per  la sua troppa euforia.

 



 

 

Come il segnavia ci indicava, in perfetto orario siamo arrivati in cima, 500 metri di dislivello, con fatica ma superati brillantemente.

Sebbene oramai per esperienza  mi porto dietro tutto, in cima comunque abbiamo avuto la piacevole sorpresa di una bella fontana con acqua fresca.


 

Per il ritorno se zeus la lasciavo libero in 15 minuti lui era gia alla macchina, un Uragano, l'ho dovuto richiamare spesso.

Rientrati, ci siamo trovati un angolo per il relax prima del rientro.

 


Il cane è il migliore amico dell’uomo. Quella che sembra una frase fatta è in realtà una verità concreta, come ben sapranno tutti coloro che hanno la fortuna di dividere la propria vita con un amico a quattro zampe.

I cani sono amici fedeli che entrano nelle nostre vite in punta di piedi e in un battibaleno sono in grado di portare una ventata di allegria e spensieratezza. Intelligenti, affettuosi e vivaci, i cani sono in grado di dare amore in modo incondizionato.

Adesso non rimane che pianificare il prossimo giro, ma sicuramente sempre in  posti come questo.